Vendemmia 2021
Come ampiamente previsto la vendemmia del 2021 è stata un po' più scarsa in quantità, della media, ma capace, in ogni Regione d’Italia, di superare indenne gli eccessi climatici regalando uve sane e bellissime, bilanciate in alcol e acidità, foriere di grandi vini, dalle Langhe alla Toscana, dalla Valpolicella alla Campania, dall’Etna all’Umbria. Ecco l’annata 2021, nelle parole, a WineNews, dei produttori del Belpaese, e nei bilanci dei territori più importanti, con le uve delle varietà tardive alla fine delle fermentazioni, e la stragrande maggioranza dei vini già svinati.
Alla fine di una raccolta lunghissima, e dilatata nei tempi anche all’interno dei singoli territori, per seguire i tempi delle diverse maturazioni, il sentimento che accomuna più o meno tutti è un senso di sollievo, dopo il flagello delle gelate primaverili e la siccità che ha lasciato a secco i filari per tutta l’estate, specie al Centro e al Sud, prima delle benefiche piogge di settembre, che hanno accompagnato le uve nelle ultime due settimane prima della raccolta, riportando equilibrio in chicchi poco generosi in termini di resa, ma ricchissimi di contenuto.
Difficile se non impossibile, definirla in un solo aggettivo, ma quello più adeguato è forse “sorprendente”, perché in pochi, fino a un paio di mesi fa, avrebbero scommesso su un’annata tanto tormentata, nata e proseguita sotto i peggiori auspici, e rivelatasi, in potenza, una vendemmia da ricordare.